Più di dieci anni fa sono stati gli smartphone a rivoluzionare la nostra concezione di viaggio. Avevamo in tasca o in borsa una fotocamera sempre a portata di mano, pronta a scattare foto o girare video che magari non erano belli come quelli delle fotocamere, ma la possibilità di aggiungere al volo dei filtri d’autore e postare il tutto sui profili social per far schiattare d’invidia i nostri contatti era un compromesso più che accettabile.
Oggi, con l’affermazione dei travel blogger, il modo di vivere il turismo è pronto per una nuova rivoluzione: quella portata dai droni. Già, perché sarà pure una tecnologia imperfetta, sulla quale vertono regolamenti nazionali e sovranazionali in continua evoluzione, ma bisogna ammettere che i milioni di video che vediamo su Youtube e Facebook sono semplicemente meravigliosi. Basta fare un salto sul sito internazionale Travelwithdrone.com per perdersi tra centinaia di riprese da sogno provenienti da tutto il mondo, in contesti diversissimi tra loro che vanno dai ghiacci del Polo Nord alle sabbie del deserto del Sahara, passando per le rovine di antiche città e per tratti di scogliera che sovrastano acque cristalline, il tutto ripreso dall’alto, un punto di vista che finora non ci era mai appartenuto e al quale è difficile abituarsi.
Ecco perché un numero sempre maggiore di appassionati sceglie il drone come inseparabile compagno di viaggio, portandolo in vacanza con sé per riprendere al massimo dello splendore le meraviglie naturali e le principali attrazioni turistiche della meta prescelta.
Drone in vacanza? Attenzione alle insidie!
Attenzione però, portare il drone in vacanza con sé non è proprio la cosa più facile del mondo. Già, perché tra i regolamenti della compagnie aeree e la normativa sui droni del Paese in cui volete volare c’è il rischio di andare a infilarsi in un groviglio di incertezze e adempimenti tutt’altro che facili da sciogliere.
Partiamo dal trasporto in aereo. Il problema non è tanto il drone in sé, quanto le batterie Li-Po (potenzialmente infiammabili) che lo alimentano. In generale è opportuno trasportarle separatamente dentro una apposita “Lipo Bag” (una borsa ignifuga), mostrandole al personale di volo al momento del check-in o dell’imbarco. Di norma vengono imbarcate nella stiva, ma nei fatti ogni compagnia aerea ha la sua politica che varia in base al numero delle batterie e alla loro capacità in termini di mAh.
Attenzione però anche all’uso del drone nel Paese di destinazione, di cui conviene conoscere a menadito il regolamento sul volo aereo per evitare spiacevoli inconvenienti come lungaggini burocratiche, multe, sequestro del mezzo e addirittura il rischio di detenzione.
Sai che c’è? Il drone lo affitto a distanza!
Una soluzione c’è, e si tratta di un servizio innovativo offerto dal portale Flythere.com, che permette agli iscritti di affittare un drone (con relativo copilota) a distanza, persino dall’altra parte del mondo, e manovrarlo comodamente da casa propria con un joystick come quelli che si usano per i videogame. La sicurezza del volo di questo sistema, che da un punto di vista legale è quantomeno da considerare borderline, viene assicurata dal copilota che vola sul posto, ossia il vero e proprio “Pilot in command”, che ha il compito di garantire la sicurezza (condizioni meteo adatte, batterie cariche di riserva, etc) ma anche di volare secondo la normativa vigente nello Stato in cui avviene l’operazione. In sostanza è un po’ quello che accade con la scuola guida, quando chi deve imparare sposta l’automobile sotto la diretta sorveglianza dell’istruttore, pronto ad intervenire con i secondi comandi in caso di necessità.
I vantaggi, ossia risparmiarsi le spese e il tempo per la burocrazia e persino per il viaggio stesso, non sono da poco, senza considerare che i piloti che si candidano per il servizio sono di norma dei professionisti che dispongono di alcuni tra i migliori droni professionali in circolazione, velivoli che garantiscono riprese aeree estremamente fluide e in 4K, filmati di altissima qualità che in seguito è possibile scaricare in streaming e che molti appassionati di droni affitterebbero anche solo per volare sopra il giardino di casa loro, figuriamoci farlo a distanza vicino a città come Cancun o Cordoba. Ecco perché, a fronte di tutto questo, il prezzo di 7,50 dollari per l’acquisto di 10 crediti (che valgono 5 minuti di volo virtuale) è davvero molto interessante.
Qualunque pilota autorizzato può candidarsi per aderire al servizio, e ora che si può viaggiare col drone direttamente da casa propria c’è da scommettere che saranno molti quelli che vorranno provare questa esperienza.